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mercoledì

30

aprile

AI MANIFESTA: l’intelligenza artificiale generativa incontra i manifesti politici

AI MANIFESTA: l’intelligenza artificiale generativa incontra i manifesti politici

A Bologna, sulle mura dell’edificio in Via Zaccherini Alvisi 11/2, è visibile in questi giorni AI MANIFESTA, un’installazione artistica che intreccia memoria politica e innovazione tecnologica. L’opera è firmata dagli artisti Francesco D’Isa e Chiara Moresco, a cura della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna in collaborazione con Sineglossa, e si inserisce in un progetto più ampio finanziato dal PNRR Tocc – Next Generation EU e dal bando ACCCADE promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

A Bologna, sulle mura dell’edificio in Via Zaccherini Alvisi 11/2, è visibile in questi giorni AI MANIFESTA, un’installazione artistica che intreccia memoria politica e innovazione tecnologica. L’opera è firmata dagli artisti Francesco D’Isa e Chiara Moresco, a cura della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna in collaborazione con Sineglossa, e si inserisce in un progetto più ampio finanziato dal PNRR Tocc – Next Generation EU e dal bando ACCCADE promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

L’installazione è composta da 280 manifesti generati da un’intelligenza artificiale a partire da una selezione di 100 manifesti politici e sociali provenienti da Manifestipolitici.it, una banca dati open access attiva dal 1999 e oggi completamente rinnovata nella veste grafica e arricchita da una Digital Library e dalla tecnologia IIIF.

AI MANIFESTA nasce come indagine visiva sulla memoria politica e i suoi codici iconografici. L’intelligenza artificiale generativa ha elaborato i manifesti d’archivio individuandone i pattern visivi ricorrenti – mani, bandiere, simboli di lotta – e reinterpretandoli in forma astratta. Il risultato è una nuova collezione di manifesti che racconta l’immaginario politico collettivo attraverso un linguaggio contemporaneo.

Il progetto valorizza non solo l’arte, ma anche il patrimonio culturale e documentario del Novecento, rendendolo accessibile, reinterpretato e fruibile da un pubblico ampio grazie all’uso di strumenti digitali all’avanguardia.

A questa pagina tutte le informazioni sul progetto